Marzo 7, 2022 by admin 0 Comments

Gonfiori a piedi e caviglie: l’esperto in aiuto

Il gonfiore a piedi e caviglie è una problematica diffusa, soprattutto tra chi passa molto tempo in piedi o è costretto ad indossare calzature poco confortevoli. Il gonfiore ai piedi però può inoltre manifestarsi dopo un’attività fisica molto intensa ma anche in momenti in cui meno lo si aspetta come in vacanza, quando si è soliti camminare ore e ore per visitare una nuova località.

Vediamo insieme quali possono essere le diverse cause del gonfiore ai piedi e come comportarsi per prevenire e curare questa problematica.

Cause dei piedi gonfi

Tendenzialmente i piedi tendono a gonfiarsi quando vi è un accumulo di liquidi nel tessuto sottocutaneo. Le cause che possono portare all’insorgere di questa problematica possono essere diverse, per esempio l’utilizzo di calze troppo coprenti, come i collant, o calze troppo strette e di una misura non conforme al nostro piede.

Lo stesso vale per le calzature, che se troppo strette o scomode, possono portare diverse problematiche ai piedi ma non solo, l’utilizzo di calzature non idonee comporta una serie di problematiche che a lungo andare possono affliggere ginocchia, schiena e altre zone del corpo.

Quando la circolazione non funziona correttamente si possono verificare degli accumuli di liquidi che danno origine ai gonfiori ai piedi e alle caviglie. Il corretto funzionamento della circolazione può essere compromesso, oltre che dalle calzature, anche dall’assumere troppo a lungo la posizione eretta ma anche dal sovrappeso o dalla mancanza di un’adeguata dose di attività fisica.

Altre cause del gonfiore dei piedi possono essere rintracciate in patologie più complesse come quelle metaboliche, cardiovascolari e reumatiche.

Vediamo di seguito alcune delle cause più diffuse del gonfiore ai piedi e dei piedi stanchi: artrite, diabete, insufficienza cardiaca, problemi alla tiroide, menopausa e altri momenti della vita in cui si è soggetti a forti scompensi ormonali come la gravidanza, e la trombosi.

Rimedi per il gonfiore ai piedi

Cosa si può fare quindi per evitare questa problematica e quali sono i rimedi per i piedi gonfi che si possono fare anche a casa?

Pediluvi: i pediluvi sono un ottimo rimedio ai piedi gonfi poiché aiutano a ripristinare la circolazione e a ridurre così l’accumulo dei liquidi che causa il gonfiore. Per fare un buon pediluvio è sufficiente immergere i piedi in una bacinella di acqua calda, alternata all’acqua fredda, così da stimolare al massimo la circolazione. Alternare quindi acqua calda e acqua fredda ogni trenta secondi per circa 20 minuti.

Linfodrenaggio: i massaggi e il linfodrenaggio aiutano moltissimi nei casi di piedi e caviglie gonfie. I piedi possono essere auto massaggiati per stimolare la circolazione ma è meglio se è qualcun altro a praticare il massaggi poiché la tecnica migliore prevede che i piedi siano massaggiati con una spinta che dal piede sale verso il ginocchio.

Esercizi: ci sono alcuni esercizi che è possibile eseguire a casa senza l’ausilio di alcun macchinario e che permettono di ridurre il gonfiore ai piedi e alle caviglie. Uno di questi consiste nello stirare i polpacci, questo per favorire la circolazione sanguigna dalle gambe al cuore. Per fare questo esercizio non serve che mettersi seduti con le gambe distese e afferrare con la mano la punta delle dita dei piedi e tirarle a sé lentamente. In questo modo dovreste sentire il muscolo del polpaccio tirare, prima una gamba e poi l’altra se vi è più semplice.

Il nuoto è un’altra attività indicata per ridurre il gonfiore dei piedi. La pressione dell’acqua infatti favorisce la circolazione e aiuta il sistema circolatorio a riprendere la sua piena attività.

Alimentazione: in caso di piedi gonfi evitare assolutamente i cibi troppi salati! Il sale infatti è un acerrimo nemico della circolazione e può causare un accumulo di liquidi. Questo vale anche per gli alimenti ricchi di sodio che sono quindi da evitare. In caso di piedi e caviglie gonfi ricordarsi anche di bere molta acqua per drenare i liquidi.

Nel caso queste problematiche persistano da molto tempo si consiglia di rivolgersi ad un medico curante o ad uno specialista per individuare la fonte del problema e risolverlo. Ma a chi rivolgersi?

Gonfiore a piedi e caviglia: a quale esperto rivolgersi?

Come detto prima, le cause del gonfiore dei piedi possono essere rintracciate in patologie metaboliche, cardiovascolari, reumatiche e ormonali.

In questi casi gli specialisti che possono esserci d’aiuto sono diversi: ginecologi e endocrinologi nel caso in cui la componente ormonale o metaboliche siano prevalente nel causare il disturbo, cardiologi nel caso vi siano implicazioni cardiache. Il nutrizionista invece può essere d’aiuto qualora le cause siano legate all’alimentazione o a intolleranze.

 

Per maggiori informazioni contattaci al +390771790171

Febbraio 17, 2022 by admin 0 Comments

Curare il mal di schiena con l’osteopatia

Il mal di schiena è una problematica che affligge moltissime persone condizionando la vita quotidiana, dai gesti più semplici alle attività fisiche più complesse. Il mal di schiena, nome comunemente utilizzato per fare riferimento a diverse nevralgie, causa dolori forti al punto tale da bloccare a letto chi ne soffre e ridurre al minimo le capacità di movimento.

Mal di schiena, cause e sintomi

Come dicevamo, “Mal di schiena” è un termine generico entrato nel linguaggio comune che sta ad indicare una complessa serie di nevralgie e problematiche della schiena che affliggono soggetti di ogni età.

Le principali cause del mal di schiena e dei dolori acuti sono riconducibili a:

  • Sforzi: quando si sottopone il fisico ad uno sforzo particolare, come per esempio il sollevamento di un carico molto pesante, la schiena può subire una contrattura che causa l’insorgere di un dolore improvviso e violento che viene aggravato quando si tocca la parte lesa.
  • Posture sbagliate: una delle cause più diffuse del mal di schiena è l’adozione di posture sbagliate. In questo caso il malessere si manifesta dopo che per parecchio tempo si è mantenuta una postura scorretta, fatto che può avvenire al lavoro, davanti al computer, se si sta molto tempo alla guida o nella stessa posizione mentre si svolge una particolare attività.
  • Tensioni muscolari: la tensione dei muscoli può causare dolore e sintomi del mal di schiena. Questa tensione può essere indotta da stress, mancanza di tono dei muscoli lombari e addominali e anche da un eccessivo sovrappeso.

Il mal di schiena, inoltre, può essere causato anche da ernie, sciatalgie, traumi, incidenti, artrosi, osteoartrosi e stiramenti.

I sintomi del mal di schiena invece dipendono dalle zone colpite da queste nevralgie, ricordiamo infatti che nel termine “mal di schiena” vengono inclusi tutti quei dolori che colpiscono zona cervicale, zona lombare e zona dorsale.

L’osteopatia per curare il mal di schiena

Tra i diversi rimedi a cui più spesso si ricorre per curare il mal di schiena vi sono sicuramente i trattamenti osteopatici.

L’osteopatia sfrutta un’ampia varietà di tecniche pratiche per ridurre il dolore e impedirne il ritorno. Queste tecniche mirano a rilasciare la tensione muscolare e migliorare la mobilità del paziente.

Il trattamento osteopatico si basa sulle esigenze individuali del paziente e varia a seconda dell’età, della forma fisica e della diagnosi, il primo approccio sarà quindi volto a completare una valutazione fisica del paziente per determinare esattamente cosa causa mal di schiena.

Insieme al paziente verranno esaminati lo stile di vita e identificate le potenziali attività o i fattori scatenanti per del mal di schiena ed elaboreremo un piano di recupero completo, compreso di esercizi personalizzati che puoi il paziente potrà svolgere a casa.

Contattaci per maggiori informazioni contattaci al numero 0771790171

 

Febbraio 4, 2022 by admin 0 Comments

Giornata mondiale della lotta contro il cancro

Si celebra ogni anno il 4 febbraio la Giornata mondiale contro il cancro, iniziativa guidata dall’Unione per il controllo internazionale del cancro (UICC). Scopo di questa iniziativa è aumentare la consapevolezza di questa malattia in tutto il mondo, migliorando l’istruzione e catalizzando l’azione personale, collettiva e governativa, per reimmaginare un mondo in cui milioni di decessi per cancro prevenibili vengano evitati e garantire l’accesso alle cure per il cancro in modo equo per tutti.

Dati salienti:

Dal sito ufficiale di World Cancer Day vengono rilasciati i seguenti dati

  • 10 milioni di persone muoiono di cancro ogni anno
  • Almeno un terzo dei tumori comuni è prevenibile
  • Il cancro è la seconda causa di morte nel mondo
  • Il 70% dei decessi per cancro si verifica nei paesi a reddito medio-basso
  • Milioni di vite potrebbero essere salvate ogni anno implementando strategie adeguate per la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento
  • Il costo economico totale annuo del cancro è stimato in 1,16 trilioni di dollari.

La prevenzione come fattore chiave

La prevenzione dei tumori si rivela la migliore arma contro il cancro. Secondo l’OMS tra il 30% e il 50% dei decessi per cancro potrebbe essere prevenuto modificando o evitando i fattori di rischio e implementando strategie di prevenzione efficaci.

Modificare o evitare i seguenti fattori di rischio può aiutare a prevenire il cancro:

  • Non fumare
  • Mantenere un peso forma ideale in rapporto alla propria statura
  • Seguire una dieta sana ricca di frutta e verdura
  • Fare esercizio regolarmente
  • Limitare il consumo di alcol
  • Praticare sesso sicuro
  • Vaccinarsi contro l’epatite b e il papillomavirus umano (hpv)
  • Ridurre l’esposizione alle radiazioni ultraviolette
  • Prevenire l’esposizione non necessaria alle radiazioni ionizzanti
  • Effettuare visite mediche di controllo con regolarità.

È dimostrato che i tumori rispondono ai trattamenti se vengono identificati precocemente, con conseguente maggiore probabilità di sopravvivenza.

Esistono due strategie distinte che promuovono la diagnosi precoce:

  1. La diagnosi precoce identifica i casi di cancro sintomatico nella fase più precoce possibile
  2. Lo screening mira a identificare gli individui con anomalie suggestive di uno specifico tumore o pre-cancro che non hanno sviluppato alcun sintomo e indirizzarli tempestivamente per la diagnosi e il trattamento.

Le opzioni terapeutiche comprendono la chirurgia, i farmaci antitumorali e/o la radioterapia, somministrati da soli o in combinazione. Un team multidisciplinare di professionisti raccomanderà il miglior piano di trattamento possibile in base al tipo di tumore, allo stadio del cancro, ai fattori clinici e ad altri fattori.
La scelta del trattamento dovrebbe essere basata sulle preferenze dei pazienti e considerare la capacità del sistema sanitario.

Le cure palliative, che si concentrano sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, sono una componente essenziale della cura del cancro. L’assistenza successiva ai trattamenti include un piano dettagliato per il monitoraggio della recidiva del cancro e l’individuazione di nuovi tumori, la valutazione e la gestione degli effetti a lungo termine associati al cancro e/o al suo trattamento e servizi per garantire che i bisogni dei sopravvissuti al cancro vengano soddisfatti.

Gli esami per la prevenzione del cancro

Nello specifico, gli esami utili alla prevenzione del cancro sono:

  • Mammografia per il tumore della mammella
  • Pap test per il tumore della cervice uterina
  • Colonoscopia e ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore del colon retto

 

Per maggiori informazioni sulla Giornata mondiale alla lotta contro il cancro visita il sito ufficiale World Cancer Day.

 

Close-up portrait of young cheerful readhead woman in summer wear makes selfie on smartphone, over pink background
Gennaio 26, 2022 by admin 0 Comments

Apparecchi per i denti: tipologie, impieghi e risultati

Le tipologie di apparecchi per i denti si distinguono da sempre in due categorie: apparecchi mobili e apparecchi fissi a cui negli ultimi anni si sono aggiunti gli apparecchi invisibili. Questi ultimi rispondono all’esigenza di intervenire per correggere l’allineamento dei denti senza impattare a livello estetico su bocca e sorriso, necessità riscontrata soprattutto nei pazienti in età adulta.

Apparecchi fissi:

Gli apparecchi fissi servono principalmente a correggere il disallineamento dei denti e devono essere monitorati periodicamente così da poter raggiungere i risultati prefissati. La tecnologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante tanto che vi sono dispositivi fissi con un impatto sempre più ridotto a livello estetico. Per i bimbi invece, ci sono apparecchi colorati che possono rendere più piacevole questa cura.

Apparecchi mobili:

L’apparecchio mobile viene utilizzato in caso di disformosi dento-facciali e per la correzione di malocclusioni gravi in quanto è un apparecchio che limita molto il movimento dei denti. Questa tipologia di apparecchio agisce anche a livello ortopedico, correggendo lo sviluppo delle basi ossee e portando un impatto positivo sulla crescita delle arcate.

L’apparecchio mobile a livello estetico è meno invasivo di quello fisso e viene indossato a seconda delle indicazioni terapeutiche. Per i bimbi c’è la possibilità di personalizzare gli apparecchi con dei disegnini e dei colori.

Differenze tra apparecchio fisso e mobile:

Gli apparecchi ortodontici fissi differiscono dagli apparecchi mobili per via della loro struttura: gli apparecchi fissi vengono infatti ancorati agli elementi dentali per tutta la durata del trattamento e possono essere rimossi solo dall’ortodontista.

Grazie ai brackets e agli archetti metallici applicati sui denti, gli apparecchi fissi sono in grado di generare una trazione ideale per indirizzare i denti nella posizione corretta: è proprio questa caratteristica che rende gli apparecchi fissi uno dei trattamenti ortodontici più efficaci.

Apparecchi invisibili:

L’ortodonzia invisibile nasce dalle ultime innovazioni tecnologiche e consente di modificare l’allineamento dei denti senza dover ricorrere alle piastrine che caratterizzano l’apparecchio fisso. Questa tipologia di dispositivi è molto apprezzata in quanto non ha conseguenze sull’aspetto estetico perché non è invasiva e non si vede. L’apparecchio trasparente è quindi pratico, funzionale e non causa disagio o imbarazzo a chi lo porta.

 

Gli esperti di Ortodonzia e Odontoiatria di Clinica Marciano sono a disposizione per consulti e per individuare la tipologia di apparecchio odontoiatrico migliore per ogni paziente. Contattali per un consulto.

 

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Gennaio 11, 2022 by admin 0 Comments

Secchezza cutanea: cause, conseguenze e consigli per sconfiggerla

L’inverno mette a dura prova la pelle: sbalzi di temperatura e vento gelido sono i peggiori nemici dell’epidermide. Scopri come affrontarli!

Durante l’inverno la migliore arma di difesa per la pelle è la prevenzione: coprirsi bene infatti, può fare la differenza per la tutela dell’epidermide. I dermatologi consigliano di coprire con cura soprattutto viso, collo e mani, le parti più delicate e soggette a problemi di secchezza cutanea.

Proteggi la pelle dal freddo!

Oltre al viso, le parti del nostro corpo che più risentono dell’inverno sono mani e labbra. Delicate e fragili, queste parti del corpo sono spesso soggette a screpolature, microtagli e arrossamenti. Il vento e il freddo infatti aggrediscono la pelle che tende a seccarsi e danneggiarsi.

Per riuscire a donare alla pelle la giusta elasticità occorre infatti averne molta cura, soprattutto in questo periodo. Una buona idratazione è la prevenzione migliore per evitare screpolature e arrossamenti.

Come proteggere le mani:

Per proteggere le mani, oltre a coprirle con i guanti, è importante tenerle sempre idratate utilizzando prodotti specifici, le mani infatti sono molto delicate e durante la stagione fredda non basta utilizzare una crema idratante una volta al giorno ma è bene ricordarsi di usarla ogni volta che ci si lava le mani, questo perché l’azione della crema perde di efficacia dopo che le mani entrano a contatto con l’acqua.

Come proteggere le labbra:

Le labbra tendono a seccarsi perché nella stagione fredda perdono di umidità e questo porta secchezza, irritazione ed eccessiva sensibilità. Per affrontare questo problema è importante idratare le labbra con un emolliente ricco e nutriente almeno una volta ogni due ore.

L’idratazione delle labbra deve avvenire dall’interno: bere molta acqua è importante anche in questa stagione, bisogna invece evitare di inumidirsi le labbra con la lingua, questo perché il sollievo che si ottiene è solamente momentaneo e porta le labbra a seccarsi molto più facilmente e secondariamente perché gli enzimi contenuti nella saliva peggiorano la condizione delle labbra già danneggiate.

Consigli e accorgimenti contro screpolature e secchezza cutanea

Oltre a risentire del vento freddo, la pelle risente molto degli sbalzi di temperatura; dal caldo di casa al freddo dell’esterno, questi continui cambi di temperatura causano sofferenza alla barriera cutanea soprattutto a chi ha la pelle particolarmente delicata o soffre di eczemi, dermatiti o psoriasi.

  • Gli sbalzi di temperatura sono nemici della pelle perché danno il via ad un fenomeno chiamato vasocostrizione che interessa i vasi sanguigni. Al freddo il nostro corpo restringe i vasi sanguigni contraendoli per non disperdere calore all’esterno, ma quando si passa all’improvviso in un ambiente riscaldato, i vasi sanguigni si dilatano nuovamente, indebolendosi.
  • Una buona norma, quando si sta in casa, è quella di non tenere il riscaldamento troppo alto: più la temperatura è alta più l’aria circostante tende a diventare secca, questo influisce negativamente sulla pelle. Lo stesso vale anche per l’acqua: anche se si è tentati per cercare di scaldarsi un po’ è meglio non utilizzare acqua troppo calda quando si fa la doccia poiché questo potrebbe danneggiare ulteriormente la cute.
  • La pelle in inverno è particolarmente sensibile, cerca di non aggredirla, scegli prodotti delicati e fai attenzione soprattutto al bagnoschiuma, l’acqua troppo calda della doccia indebolisce le difese della pelle secca, non aggredirla ulteriormente utilizzando prodotti aggressivi, scegli piuttosto lozioni o oli delicati, privi di profumi e adatti alla pelle secca e sensibile.

Leggi tutti gli articoli della sezione Dermatologia a cura degli esperti della nostra clinica.

Dicembre 28, 2021 by admin 0 Comments

Dolori articolari: cause, sintomi, rimedi

I dolori alle articolazioni possono essere molto fastidiosi e persistenti e possono manifestarsi da soli o in associazione ad altre patologie. Se siete tra le moltissime persone colpite da dolori articolari e reumatismi saprete benissimo che conviverci non è facile, soprattutto quando arrivano ad impedire anche i movimenti più semplici e quotidiani, figuriamoci poi quando si tratta di fare sport o di andare in palestra.

Dolori articolari, cause e sintomi

I dolori articolari sono una problematica che colpisce indistintamente uomini e donne e comportano solitamente una riduzione della capacità motoria e una sintomatologia dolorosa presso l’articolazione colpita dall’infiammazione. Le parti del corpo che più comunemente vengono colpite dai dolori articolari sono spalle, ginocchia, gomiti e dita.

Le articolazioni sono degli organi giunzionali posti tra le ossa, interconnessi tramite tessuti connettivi e possono essere di tipo mobile, semimobile o fisso. Nel corpo umano sono presenti più di 300 articolazioni che hanno il compito di tenere uniti i vari segmenti ossei presenti nello scheletro.

I dolori che affliggono le articolazioni sono causati da uno stato infiammatorio che può essere dettato da diverse patologie. Vediamo insieme quali possono essere le cause dei dolori articolari più diffusi:

Tendinite: un’infiammazione dei tendini, solitamente dovuta a traumi, che collegano i muscoli alle ossa, e colpisce prevalentemente caviglie, gomiti, ginocchia e polsi. La tendinite risulta molto dolorosa e solitamente necessita di fisioterapia per essere curata.

Borsite: è un’infiammazione delle sacche poste tra ossa, tendini e muscoli. Quando queste sacche si infiammano causano dolore all’area interessata che si presenta gonfia e arrossata. Le zone generalmente interessate dalla borsite sono gomiti, spalle, ginocchia e l’anca.

I dolori articolari possono manifestarsi in diverse forme come artrite, artrite reumatoide, artrosi, e osteoartrite.

Dolori articolari, quali i rimedi?

I rimedi contro i dolori articolari sono diversi, come per esempio ungenti, oli essenziali, creme e impacchi ma non sempre queste soluzioni danno sollievo dal dolore e permettono di combatterne le cause.

Sicuramente l’opinione di un esperto reumatologo è fondamentale per individuare disturbi, cause e rimedi ad eventuali patologie. La nostra clinica offre servizio di reumatologia occupandosi delle patologie che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e i tessuti connettivi dell’organismo.

Le più comuni patologie che rientrano in questo campo sono l’artrite reumatoide, l’osteoporosi, l’artrosi, l’artrite psoriasica e la febbre reumatica.

Presso la nostra clinica è possibile effettuare accertamenti clinico-diagnostici ed esami di laboratorio specifici per la diagnosi delle malattie reumatiche.

Contattaci per maggiori informazioni oppure prenota il tuo appuntamento online.

 

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Dicembre 7, 2021 by admin 0 Comments

Parliamo di: Invecchiamento cutaneo

L’invecchiamento cutaneo è causato da due fattori: i fattori endogeni e i fattori esogeni. Vediamo cosa sono e come contrastarli per affrontare al meglio i cambiamenti della pelle.

Invecchiamento cutaneo endogeno:

Si definisce endogeno un processo dovuto a fattori provenienti dall’interno di un organismo, in questo caso significa che l’invecchiamento cutaneo endogeno è causato da fattori biologici e non da fattori esterni.

Questo processo ha origine dai cambiamenti che avvengono all’interno del corpo con il passare dell’età ed è un processo del tutto naturale; col tempo la produzione di estrogeni diminuisce, il rinnovamento cellulare rallenta e la pelle perde di elasticità e tono, questo porta la pelle a invecchiare. Nel corso degli anni inoltre, la capacità del corpo di produrre collagene diminuisce e l’epidermide perde di densità, assottigliandosi.

Un altro fattore che condiziona l’invecchiamento cutaneo è la capacità delle cellule basali di proliferare che col tempo si riduce con il conseguente assottigliamento dell’epidermide e un calo della sua efficacia protettiva. A diminuire è anche la sintesi cutanea di vitamina D, che si abbassa fino al 75%.

Invecchiamento cutaneo esogeno:

Questo tipo di invecchiamento è invece dovuto a fattori esterni. Stress, stanchezza, abitudini alimentari sbagliate, esposizione al sole e fumo influenzano moltissimo la condizione della pelle perché ne abbassano le difese immunitarie rendendo più difficile per il corpo contrastare i radicali liberi.

Tra queste l’esposizione al sole è forse la più dannosa per la pelle, detta anche photoaging, in cui si include anche l’abbronzatura artificiale. Una prolungata esposizione al sole senza un’adeguata protezione porta a un precoce invecchiamento della pelle, il segno che distingue questo tipo di invecchiamento cutaneo è l’elastosi, una condizione degenerativa del derma. L’elastosi può essere causata anche da un’eccessiva esposizione ai raggi UVA. La cosa migliore in questo caso è una buona prevenzione, utilizzare un’efficace protezione solare prima di esporsi al sole è l’unica arma che abbiamo e, contrariamente a quanto molti pensano, l’utilizzo della protezione non previene l’abbronzatura, ma al contrario idratando e proteggendo la pelle i filtri solari permettono un’abbronzatura più sana e duratura.

Le soluzioni della medicina estetica

Arginare, ridurre e rallentare il processo di invecchiamento cutaneo è possibile grazie alle soluzioni offerte dalla medicina estetica che consente, tramite trattamenti specifici quali filler e botulino, di rimodellare la pelle e ridurre rughe, segni del tempo e inestetismi.

Scopri cosa possiamo fare per te con i nostri specialisti di medicina estetica.

Novembre 23, 2021 by admin 0 Comments

Cervicale: cause, sintomi e rimedi

I dolori cervicali, in gergo medico definiti come cervicalgia, sono quei dolori che affliggono collo, spalle e braccia. Questi dolori sono molto comuni, non solo tra chi fa lavori pesanti e trasporta carichi o tra gli sportivi che lavorano molto con i pesi, ma anche per le persone che lavorano tutto il giorno al computer.

In questo articolo parliamo di quali sono le cause, i sintomi e rimedi per i dolori cervicali e cerchiamo di scoprire come sconfiggerli in modo efficace.

Dolori cervicali: le cause

Il dolore della cervicale può dipendere da diversi fattori quali innanzitutto lesioni che affliggono i muscoli e le articolazioni del collo e che possono essere dovuti a traumi o sforzi eccessivi.

Le cause della cervicalgia però non sono solo queste; è molto comune infatti, per le persone che non abbiano subito incidenti e che non sono soventi fare grandi sforzi fisici, che il dolore alla cervicale si manifesti in conseguenza a:

  • Assunzione di posture sbagliate
  • Scarsa attività fisica e sedentarietà
  • Posizioni errate durante il sonno
  • Stress
  • Tensioni psicologiche e emotive
  • Colpi di freddo

Tutti questi fattori possono portare alla comparsa dei dolori cervicali che spesso possono causare anche emicranie o trasformarsi in vertigini da cervicale.

Dolori cervicali: i sintomi

Ma come si manifestano i dolori cervicali? I sintomi dei dolori cervicali interessano la zona del collo e delle spalle e in alcuni casi anche delle braccia. I dolori cervicali si manifestano con rigidità del collo, dolore acuto e localizzato, difficoltà di movimento nelle zone interessate, torcicollo, formicolii e intorpidimento localizzato ma la cervicale può anche causare emicrania, vertigini e nausea.

La vertigine cervicale è una delle conseguenze più spiacevoli della cervicalgia in quanto può causare perdita di equilibrio, impossibilità a muovere il collo poiché i movimenti, anche i più leggeri, causano violente vertigini, ma anche ronzii alle orecchie e problemi all’udito.

Dolori cervicali: le cure

Curare i dolori cervicali non è semplice, tanto infatti dipende da cosa li ha causati. Nella maggior parte dei casi si tende ad assumere antidolorifici quando i dolori sono insostenibili. Gli antidolorifici e gli antiinfiammatori agiscono quasi immediatamente, togliendo i dolori ma non elimina la causa degli stessi.

Per curare la cervicale è quindi necessario seguire delle sedute di fisioterapia e osteopatia fare degli esercizi mirati a riabilitare il collo. Questi esercizi possono essere fatti a casa e sarebbe buona norma svolgerli quotidianamente, soprattutto per i soggetti che svolgono lavori al computer e che quindi tendono a mantenere sempre la stessa posizione riducendo la mobilità del collo e favorendo la formazione di contratture muscolari.

Prevenire la cervicale: prevenire la comparsa dei dolori cervicali è possibile. Come abbiamo appena visto gli esercizi possono aiutare in questo così come praticare sport al fine di rafforzare i muscoli e mantenerli tonici. Se la cervicale è invece indotta da fattori emotivi come lo stress è fondamentale eliminare le cause di ansia per evitare l’insorgere di ulteriori tensioni muscolari.

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Novembre 9, 2021 by admin 0 Comments

Speciale: affronta l’inverno, proteggi la pelle

Ogni tipologia di pelle ha le sue peculiarità e risente dell’inverno e delle sue conseguenze in maniera differente. Scopri come affrontare e sconfiggere i problemi legati alla stagione fredda.

Pelle Sensibile

La pelle sensibile è sicuramente più esposta a rischi durante l’inverno. Normalmente la pelle sensibile è più delicata rispetto alla pelle normale e con il freddo la sua fragilità aumenta; questo può portare alla comparsa di un disturbo chiamato couperose, un inestetismo cutaneo dovuto alla vasodilatazione del microcircolo epidermico. Per aiutare la pelle sensibile ad affrontare questa stagione è importante detergerla delicatamente ed evitare di utilizzare prodotti aggressivi o irritanti.

Pelle Grassa

Chi ha la pelle grassa d’inverno è più protetto rispetto a chi ha una tipologia di pelle normale, questo  perché la naturale e solitamente elevata produzione di sebo, tipica della pelle grassa, aiuta a proteggere la cute nel periodo freddo. Il sebo infatti, crea una naturale barriera che protegge la pelle dai fattori esterni, come vento e smog, e la idrata naturalmente. Questo però non deve trarre in inganno, anche chi tende ad  avere la pelle grassa non deve dimenticarsi di averne cura in questa stagione: l’ideale è utilizzare una crema notte con un effetto calmante e riequilibrante, per aiutare la pelle a rigenerarsi dopo le fatiche del giorno.

Pelle Mista

Chi ha la pelle mista tende a soffrire d’inverno di secchezza cutanea nella zona O del viso, la zona T invece rimane più idratata grazie alla più elevata produzione di sebo. L’ideale per trattare la pelle mista nel periodo freddo è differenziare i prodotti che si utilizzano.

Per la zona O è consigliabile utilizzare prodotti idratanti mentre per la zona T è importante prestare attenzione alla detersione, nonostante il sebo prodotto in eccesso aiuti a contrastare le problematiche derivanti dal freddo è comunque opportuno cercare di eliminarne un po’ utilizzando prodotti appositi per riequilibrare la pelle.

Lo sapevi che

L’aria secca a causa di termosifoni e stufette e la bassa umidità caratteristica della stagione fredda favoriscono non solo la secchezza cutanea ma anche il peggioramento di eczemi preesistenti, per chi soffre di queste problematiche una soluzione potrebbe essere quella di dotarsi di umidificatori in casa.

E ancora:

Il freddo rallenta i processi rigenerativi della pelle che fatica per questo a liberarsi delle cellule morte. Nella stagione fredda, oltre che a utilizzare spesso dei prodotti idratanti, può essere utile effettuare degli scrub esfolianti per agevolare il rinnovamento della pelle.

 

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Pink ribbon for breast cancer awareness in doctor's hand, symbolic bow color for raising awareness campaign on women (female)  patient living with breast tumor illness
Ottobre 20, 2021 by admin 0 Comments

Ottobre: mese della prevenzione del tumore al seno

Ottobre è il mese della prevenzione per il tumore al seno, iniziativa sostenuta da istituzioni ed enti per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione.

I dati messi a disposizione dalle istituzioni raccontano che i tumori mammari rappresentano il 30% della totalità di tumori maligni diagnosticati alle donne. Nel 2019 i nuovi casi di carcinomi della mammella stimati in Italia sono stati 53.200.

In Italia il tumore al seno è il tumore più frequente per le donne e ne colpisce una su 9 con un aumento di incidenza nella fascia di popolazione di 35-55 anni.

Numerosi studi hanno dimostrato che la mortalità per tumore del seno si riduce del 25% per le donne che si sottopongono allo screening. La diagnosi precoce del tumore al seno è fondamentale per trattare la malattia nella sua fase iniziale e avere possibilità di guarigione sono più elevate, per questo motivo è caldamente raccomandato lo screening preventivo.

Tumore al seno: per saperne di più

Il tumore della mammella, detto anche carcinoma mammario, è una malattia causata dalla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule presenti nella ghiandola mammaria che si trasformano in maligne.

I maggiori fattori di rischio che possono portare allo sviluppo del tumore alla mammella sono:

  • Età: il rischio è maggiore col passare dell’età
  • Casi di tumore in famiglia
  • Fattori ereditari come le mutazioni di alcuni come BRCA
  • Inizio della menopausa in tarda età, dopo i 55 anni
  • Aver avuto la prima gravidanza dopo i 35 anni
  • Obesità in menopausa
  • Terapia ormonale sostitutiva per trattare i disturbi della menopausa

Invece, tra i sintomi da monitorare perché potrebbero indicare la presenza di un tumore al seno, vi sono:

  • Presenza di noduli palpabili
  • Lesioni radiologiche sospette
  • Microcalcificazioni di dubbio significato
  • Secrezioni ematiche del capezzolo.

 

 Tumore al seno: la prevenzione

La mammografia è metodo attualmente più efficace per ottenere una diagnosi precoce così come l’ecografia mammaria che è un esame molto importante per le donne in giovane età.

Anche una visita al seno effettuata con il ginecologo o con un esperto aiuta a monitorare lo stato di salute generale.

È buona norma anche utilizzare la tecnica dell’autopalpazione per individuare eventuali cambiamenti al seno.

Presso la nostra clinica polispecialistica è possibile effettuare le visite di routine utili alla prevenzione l’ecografia mammaria e la mammografia. Non aspettare, prenota subito la tua visita di controllo per la prevenzione del tumore al seno.