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Ottobre 7, 2021 by admin 0 Comments

Ottobre: il mese della prevenzione dentale

Il mese di ottobre è il mese dedicato alla prevenzione dentale; si tratta di un progetto di prevenzione odontoiatrica attivo su tutto il territorio nazionale fin dal 1980 e promosso da ANDI, associazione nazionale dentisti italiani.

Il mese della prevenzione dentale vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulle patologie del cavo orale e incentivare la prevenzione per tutelare la salute della bocca.

Salute orale: l’importanza della prevenzione

Il mese della prevenzione dentale vuole divulgare attraverso dibattiti ed eventi l’importanza della prevenzione proprio perché le più diffuse malattie del cavo orale possono essere prevenute adottando abitudini quotidiane adatte a tutelare il benessere della bocca a 360°. Ecco qualche accorgimento da adottare per prendersi cura di denti e gengive:

  • Igiene orale quotidiana: curare l’igiene orale quotidiana è il primo passo per avere una bocca in salute. Lavarsi i denti dopo ogni pasto scegliendo un dentifricio adatto alle proprie esigenze è molto importante, anche il filo interdentale dovrebbe essere passato una volta al giorno per pulire in profondità gli spazi tra un dente e l’altro.
  • Attenzione ai cibi: alcuni particolari alimenti possono favorire l’insorgere delle carie, per questo è bene evitare di consumare eccessive quantità di alimenti detti cariogeni, ovvero cibi acidi e zuccheri.
  • Ridurre il consumo di alcol e il fumo: consumare alcolici e fumare ma anche masticare tabacco sono abitudini dannose per la salute della bocca.
  • Adottare abitudini alimentari sane: mangiare bene, seguendo una dieta ricca di verdure e frutta è consigliato per la salute in generale ma anche per il benessere di denti e gengive.


Salute orale: l’importanza dei controlli dal dentista

Oltre ad adottare uno stile di vita sano e abitudini idonee alla cura della bocca, è bene anche ricordare l’importanza delle visite di controllo periodiche dal dentista. Effettuare le visite di controllo consente infatti di monitorare scrupolosamente lo stato di salute di denti e gengive e di individuare eventuali problematiche e patologie prima che sfocino in malattie più gravi.

Presso la clinica polispecialistica Marciano è possibile svolgere un check up odontoiatrico professionale e, se necessario, radiografie, panoramiche oltre e visite specialistiche qualora si rendessero necessarie. Clinica Marciano è una clinica polispecialistica con dentisti sono specializzati in trattamenti di Igiene, conservativa, implantologia, protesi e ortodonzia.

Contattaci subito per maggiori informazioni e prenotare una visita di controllo.

 

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Settembre 17, 2021 by admin 0 Comments

Acufene: cos’è e come trattarlo

L’acufene, disturbo chiamato anche tinnito, è una problematica che si manifesta a carico dell’orecchio con una percezione sonora a tonalità acuta (in generale si tratta di una manifestazione simile a un fischio o a un ronzio) che viene percepita in assenza di rumori esterni.

L’acufene è un disturbo che affligge due milioni e mezzo di italiani ed è bene chiarire che l’acufene in sé stesso è un sintomo, non una malattia, per questo è fondamentale individuarne le cause.

Cause dell’acufene:

Le cause dell’acufene possono riguardare direttamente l’orecchio (otogene) ma possono dipendere da fattori esterni all’orecchio.

Traumi acustici, tappi di cerume, alterazione della micro circolazione, bruxismo o cambi di pressione sono tutti possibili cause dell’acufene. Una visita con uno specialista è l’unico modo per accertare quali siano le cause di questo disturbo al fine di individuare la corretta terapia per ciascun paziente.

Ulteriori cause dell’acufene possono essere la sindrome di Meniere, l’esposizione a suoni ad alto volume, lo stress e danni neurologici.

L’audiologo è lo specialista indicato per individuare e risolvere le problematiche legate all’acufene.

Sintomi dell’acufene:

Per quanto si tratti di un disturbo soggettivo, vi sono alcuni sintomi comuni dell’acufene quali:

  • Sibili
  • Fischi
  • Tintinnii
  • Ronzii
  • Fruscii
  • Pulsazioni.

Rimedi per l’acufene:

Una volta individuate le cause, l’acufene si concentra con la risoluzione della patologia che lo origina, questo significa che curare l’acufene è diverso per ogni paziente.

È bene anche specificare che in molti casi la causa alla base dell’acufene rimane sconosciuta (si parla in questi casi di acufene idiopatico); in queste circostanze il trattamento si basa sulla tecnica che mira a spegnere l’informazione sonora a livello cerebrale utilizzando apparecchi produttori di “rumori bianchi” capaci di mascherare il messaggio sonoro al cervello.

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Hai problemi di acufene? Rivolgiti ai nostri esperti di audiologia e prenota una visita di controllo.

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Settembre 6, 2021 by admin 0 Comments

Speciale Rinnova la tua pelle – Via occhiaie e segni del tempo dal viso

06Le vacanze sono finite tanto da sembrare ormai lontanissime, il lavoro è ripreso e le abitudini della vita quotidiana anche. Non lasciare che lo stress si depositi sotto i tuoi occhi!

Il contorno occhi è la parte del viso che porta i segni di stanchezza e invecchiamento, questo perché, essendo una zona dove la pelle è molto sottile, è quasi priva di derma e per questo più soggetta allo stress dei muscoli facciali che influiscono sui depositi di collagene.

Occhiaie e rughe sono i due principali disturbi di questa zona del viso perché considerati molto antiestetici.

Focus occhiaie

Quando sangue venoso e melanina si accumulano senza riuscire a fluire, formano quel fastidioso alone bluastro sotto agli occhi. Le occhiaie possono essere causate da fattori differenti, come mancanza di sonno e stanchezza che accentuano il pallore della pelle e di conseguenza danno visibilità ai vasi sanguigni sotto gli occhi. Anche l’uso di farmaci può causare la comparsa di occhiaie vistose a causa della dilatazione dei vasi sanguigni.

L’alimentazione è un altro fattore che può accentuare la visibilità delle occhiaie: se la dieta è priva di nutrimenti essenziali, la pelle subisce una decolorazione che esalta inevitabilmente le vene sottostanti.

Per cercare di prevenire le occhiaie bisogna innanzitutto proteggere i capillari e salvaguardare la microcircolazione. A livello naturale la vitamina C è un ottimo sostegno per proteggere i capillari, la vitamina K invece aiuta ad attenuare l’aspetto grigiastro delle occhiaie dovuto all’eccessivo deposito di ferro nel sangue.


Focus rughe

Le rughe possono essere d’espressione o segni del tempo dettati dall’avanzare dell’età.

Le rughe d’espressione sono dovute ai movimenti dei muscoli facciali che, ripetendosi, creano sulla superficie della cute dei segni che tracciano il muscolo sottostante.

Le rughe dettate dall’avanzare dell’età sono, invece, causate dal naturale rilassamento della pelle in seguito alla perdita di elasticità e tono.

Un altro fattore che contribuisce ad accentuare le rughe è la quantità sempre minore di collagene, una proteina costituita esclusivamente da aminoacidi, che il nostro corpo è in grado di produrre. Il collagene è l’aiuto principale per il benessere della cute in quanto ne previene la disidratazione e ne mantiene l’elasticità. Nel momento in cui non siamo più in grado di produrne la giusta quantità, iniziano ad accentuarsi le rughe. Il collagene è la proteina più diffusa nel corpo umano e rappresenta circa il 6% circa del peso corporeo. Si tratta di una proteina atta a sostenere la struttura del corpo umano.

Per affrontare efficacemente occhiaie e rughe ricorda di idratare in profondità la pelle con prodotti mirati. Inoltre, cerca di dormire a sufficienza e di seguire una dieta equilibrata, sicuramente anche i tuoi occhi ne trarranno beneficio.

Quando i rimedi naturali non bastano per contrastare le rughe e avere un aspetto sano e curato è possibile ricorrere a piccoli interventi di chirurgia estetica mirati a ridare benessere al tuo viso. Scopri di più sui servizi di medicina estetica della nostra clinica polispecialistica.

 

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Agosto 25, 2021 by admin 0 Comments

Tiroide: ipertiroidismo e ipotiroidismo; differenze

La tiroide è una piccola ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, sotto il piano muscolare. Il compito della tiroide nel nostro organismo è di creare e secernere gli ormoni tiroidei, indispensabili per la crescita e lo sviluppo del corpo umano e per l’equilibrio di tutti i suoi sistemi, in particolare cardiovascolare, gastrointestinale e nervoso.

I disturbi a carico della tiroide sono l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo. Vediamo cosa sono e quali sono le differenze.

Ipertiroidismo: cos’è

L’ipertiroidismo è una sindrome clinica causata da eccessiva produzione di ormoni tiroidei. Il soggetto colpito sviluppa alterazioni importanti a carico del metabolismo, del sistema nervoso e del cuore.

Tra i sintomi tipici dell’ipertiroidismo possono troviamo:

  • Affaticamento
  • Dolori muscolari
  • Debolezza muscolare e crampi
  • Insonnia
  • Battito cardiaco accelerato
  • Nervosismo
  • Diarrea
  • Aumento della sudorazione
  • Perdita di peso

L’ipertiroidismo colpisce in prevalenza le donne fra i 20 ed i 40 anni anche se può insorgere a qualunque età.

Ipotiroidismo: cos’è

L’ipotiroidismo è una delle più malattie più comuni che interessa la tiroide e ne causa il ridotto funzionamento provocando, oltre alla riduzione degli ormoni tiroidei, un rallentamento del metabolismo energetico che può determinare diverse altre problematiche cliniche.

Con l’ipotiroidismo la tiroide perde la capacità di sintetizzare una quantità di ormoni adeguata alle esigenze dell’intero organismo.

La più comuni cause di ipotiroidismo vengono raggruppate in quattro categorie, da cui derivano altrettante forme di ipotiroidismo:

  • ipotiroidismo primitivo
  • ipotiroidismo secondario
  • ipotiroidismo terziario
  • ipotiroidismo iatrogeno.

 

I sintomi più comuni dell’ipotiroidismo sono:

  • Stanchezza e affaticamento fisico
  • Sonnolenza
  • Disturbi alle articolazioni
  • Dolori muscolari e crampi
  • Stitichezza
  • Intolleranza al freddo
  • Calo dell’umore.

 

 

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Agosto 5, 2021 by admin 0 Comments

Speciale Pelle & Caldo – Allergie solari: rimedi e consigli per un’estate senza pensieri

Allergie, eritemi solari, fotodermatiti affliggono il 20% della popolazione. Rimedi, consigli, accorgimenti per vivere un’estate senza pensieri!

Quando si parla di allergie solari si devono tenere presente diverse patologie cutanee legate alla luce solare e alla fotosensibilità dei soggetti colpiti. Le allergie solari possono dare sintomi quali prurito, eritemi e vesciche e tendenzialmente non si sviluppano solo a causa dell’esposizione al sole ma sono la conseguenza di un problema già preesistente, come ad esempio infiammazioni dell’organismo dovute ad intolleranze alimentari trascurate, assunzione di farmaci o antibiotici.

Le allergie solari, così come gli eritemi solari, sono dovuti allo stress ossidativo dettato dalla presenza dei radicali liberi indotti dai raggi UV nelle cellule della pelle, questo causa una reazione eccessiva del sistema immunitario che si manifesta attraverso fastidiosi sfoghi sulla pelle, concentrati maggiormente nelle zone più esposte al sole: viso e busto.

Allergie solari: rimedi e consigli

Quando i primi sintomi degli eritemi solari compaiono è bene evitare di esporsi al sole e a fonti di calore intenso, inoltre bisognerebbe sempre ricordarsi di mangiare molta frutta e verdura e bere molta acqua. La pelle dovrebbe essere idratata spesso, in questi casi è meglio evitare prodotti troppo aggressivi che potrebbero irritarla ancora di più.
Per evitare che l’eritema compaia o che si acuisca, è meglio evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata e ricordarsi di applicare la protezione solare ogni due ore ed ogni volta che si fa un bagno.

Per chi soffre sistematicamente di questo problema può essere d’aiuto, qualche mese prima della partenza per le vacanze, iniziare una cura di integratori alimentari ricchi di vitamina C e E per prevenire la comparsa degli eritemi e di utilizzare specifiche creme protettive contro le allergie solari.

Consigli in pillole e curiosità

  • La pelle tende a difendersi naturalmente dai raggi solari e lo fa attraverso la produzione di melanina. Dopo la prima esposizione al sole e il conseguente imbrunimento della pelle, i melanociti producono nuovamente melanina con l’intento di inspessire lo strato corneo superficiale dell’epidermide per dare alla cute una maggiore resistenza alla penetrazione dei raggi solari percepiti come radiazioni. Le persone soggette ad allergie solari fanno molta più fatica a mettere in atto questo processo.
  • Di solito si sente parlare di raggi UVA e UVB ma raramente di raggi UVC; in realtà esistono anch’essi e sono particolarmente dannosi per la salute. Per fortuna i raggi UVC vengono trattenuti dallo strato di ozono e per questo non risultano pericolosi per la pelle. Il rischio di esposizione a questi raggi aumenta però quando si va in alta quota.

 

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Luglio 21, 2021 by admin 0 Comments

Gonfiori addominali, cause e rimedi

A volte capita di sentirsi gonfi e di avere il ventre pronunciato, questo può succedere dopo che si è mangiato troppo ma può essere anche una condizione cronica che crea disagi sia fisici che emotivi, per questo è importante capire quali possono essere le cause dei gonfiori addominali e come affrontarle per trovare dei rimedi efficaci e tornare ad avere un ventre piatto e in forma.

Gonfiori addominali, le cause:

La sensazione del gonfiore addominale può essere causata da un accumulo eccessivo di gas nell’intestino e nello stomaco che appunto gonfiano il ventre ma le cause di questa problematica possono essere molto diverse tra loro.

Innanzitutto è bene specificare che se il gonfiore addominale è un episodio sporadico non vi è nulla di cui allarmarsi, a tutti capita di mangiare e bere troppo e di sentirsi gonfi, ma nel caso in cui questi episodi si ripetano spesso è possibile invece che vi sia una problematica più profonda.

Il gonfiore addominale è una sensazione di aumentata tensione a livello dell’addome, causata dall’eccessivo accumulo di gas nello stomaco e/o nell’intestino.

In alcuni soggetti, le scelte alimentari sbagliate, le intolleranze e una dieta poco sana possono portare ad avere spesso la pancia gonfia, in altri casi invece questi gonfiori sono riconducibili ad altri fenomeni gastrointestinali quali flatulenza, meteorismo, eruttazioni, ma anche fenomeno che apparentemente non interessano la pancia come spossatezza o attacchi di ansia.

Anche mangiare velocemente e con voracità può portare ai gonfiori così come un consumo eccessivo di bevande gassate.

Le patologie che causano i gonfiori addominali: alcune patologie possono essere alla base dei gonfiori, tra queste vi sono la sindrome del colon irritabile, ovvero una diffusa infiammazione dell’intestino, la gastroenterite che interessa lo stomaco, la peritonite, cioè un’infezione che interessa il peritoneo (una membrana che riveste lo stomaco) e che può essere causata dalla presenza di funghi o batteri.

Gonfiori addominali, i rimedi:

Nei casi in cui i gonfiori addominali siano legati al cibo, vi sono alcuni alimenti da evitare quali per esempio prodotti lievitati, prodotti da forno, alcolici, bevande gassate, cibi troppo zuccherati e i cibi verso cui si hanno delle intolleranze, sia lievi che marcate.

Per evitare l’insorgenza di altri gonfiori è possibile ricorrere ad alcuni accorgimenti quali:

  • assumere carbone vegetale: il carbone vegetale ha la capacità di aiutare l’organismo ad assorbire i gas in eccesso
  • regolare la flora batterica attraverso l’assunzione di fermenti lattici (disponibili in farmacia al supermercato)
  • evitare l’assunzione di cibi contenenti amidi che possono sviluppare gas nel colon.

Adesso vediamo altri consigli pratici nella vita di tutti i giorni per evitare di ritrovarsi con la pancia gonfia:

  • Consumare la frutta lontano dai pasti
  • Masticare piano ed evitare di ingurgitare il cibo velocemente
  • Evitare il consumo di cicche in quanto masticare a lungo induce la creazione di area nello stomaco
  • Evitare di fumare: il fumo aumenta la presenza di gas nell’intestino.

Nel caso in cui i gonfiori siano invece causati dalle patologie che abbiamo elencato tra le cause è bene rivolgersi ad un gastroenterologo per individuare la terapia migliore.

 

 

 

Luglio 5, 2021 by admin 0 Comments

Speciale Pelle & Caldo – Arrossamenti cutanei e irritazioni

Durante l’estate può capitare di soffrire di arrossamenti cutanei, pruriti e vedere delle macchie comparire sulla pelle. Molti di questi fenomeni, che possono normalmente capitare durante l’anno, si acuiscono con il caldo; l’eccessiva sudorazione infatti, dovuta all’aumento delle temperature, può portare alla comparsa di disturbi come le dermatiti.

Spesso si sente parlare di dermatiti senza capire bene se questo problema può interessare anche noi; basti sapere che per dermatiti si intendono manifestazioni di eruzione cutanea accompagnate da arrossamenti, bruciori, pruriti e talvolta vescicole. Le cause delle dermatiti possono essere diverse e tra queste anche il caldo ha la sua parte, infatti un brusco cambiamento di temperatura può favorirne l’insorgere.

La dermatite da sudore ad esempio è causata dall’ostruzione dei condotti sudorali che invece di far uscire il sudore tramite le ghiandole sudoripare lo trattengono gonfiando i pori che conseguentemente diventano punti rossi in rilievo generanti un fastidioso prurito.

Perché compaiono delle macchie rosse sulla pelle?

La variazione improvvisa di temperatura è di solito poco tollerata da persone con tendenza a sviluppare la dermatite atopica, di conseguenza sintomi quali prurito e comparsa di arrossamenti cutanei si intensificano.

Perché compaiono gli arrossamenti cutanei?

Il sistema nervoso autonomo controlla i piccoli muscoli presenti nei vasi sanguigni, quando il sistema nervoso, stressato da fattori esterni come il troppo caldo, non riesce a controllarli, allora compaiono gli arrossamenti.

E il prurito?

Può capitare, a causa di un’eccessiva ritenzione del sudore negli strati interni della pelle che si sviluppi anche un eczema disidrotico, più conosciuto come disidrosi, che determina la comparsa di piccole vescicole pruriginose sui piedi e sulle mani, lasciando la pelle secca e screpolata.

 

 

Informazioni in pillole:

Sudorazione

La sudorazione può essere normalizzata con la salvia, erba che si può assumere con delle tisane o degli infusi. Se soffri di sudorazione eccessiva, soprattutto in periodi particolarmente caldi, puoi provare ad aiutarti con questo rimedio tutto naturale.

Micosi

Le micosi sono vere e proprie infezioni causate da piccoli organismi e che si trasmettono abbastanza facilmente: la crescita delle micosi, più comunemente note come funghi, è favorita dal caldo, dall’umidità e dalle alterazioni del ph della pelle e non è raro che, anche soggetti che non hanno questi problemi durante l’inverno, li sviluppino durante l’estate.

 

Tieni sotto controllo la salute della tua pelle! Prenota subito una visita dermatologica.

Tooth Implants set isolated on white background 3D illustration
Febbraio 2, 2021 by admin 0 Comments

Impianti dentali: cosa sono

L’impianto dentale è una struttura costituita da radici artificiali (vite), abutment e protesi dentaria, che consente la sostituzione di uno o più denti.

Le radici artificiali, ovvero le viti endossee, vengono inserite all’interno della mandibola e consentono il posizionamento di denti sostitutivi. L’abutment è invece quell’elemento di raccordo che sostiene la corona e viene posto tra la vite e la protesi dentaria, ovvero il dente artificiale.

Generalmente, le viti che sostituiscono la radice naturale del dente vengono realizzate in lega di titanio anche se negli ultimi anni è stata individuata un’alternativa al titanio: la zirconia.

Per poter installare un impianto dentale è necessario effettuare prima una valutazione sullo stato di salute di gengive e tessuto osseo.

Impianti dentali: i vantaggi

I vantaggi derivanti dall’applicazione di impianti dentali sono diversi, questi impianti infatti consentono di:

  • Sostituire uno o più denti mancanti
  • Ripristinare la funziona masticatoria
  • Prevenire lo spostamento dei denti sani situati vicino ai denti mancanti
  • Ridare alla bocca e al sorriso l’aspetto estetico desiderato.

Impianti dentali: quanto durano

Di norma un impianto dentale ha una durata media di 10 – 15 anni; è però fondamentale dedicare la giusta cura agli impianti dentali ed effettuare controlli periodici al fine di garantirne il corretto mantenimento. 

Gli esperti della Clinica Polispecialistica Marciano sono a disposizione per consulti. Contattaci per ulteriori informazioni.

Febbraio 2, 2021 by admin 0 Comments

Denti sensibili: cosa fare e cosa non fare

L’ipersensibilità dentale è un fenomeno molto diffuso che causa fastidi, fitte e anche dolori acuti e pungenti quando i denti entrano a contatto con cibi o elementi caldi, freddi, dolci e acidi. I fastidi generati dai denti sensibili vengono spesso definiti come intollerabili da chi ne soffre.

Ma perché si soffre di denti sensibili? I denti sono formati da diversi strati: all’esterno vi è lo smalto che serve a proteggere la dentina, ovvero lo strato sottostante, che a sua volta protegge la polpa, ricca di terminazioni nervose e vasi sanguigni e di conseguenza molto sensibile ai fattori esterni come temperatura e le sollecitazioni. Nel momento in cui smalto e dentina si assottigliano, il dente viene esposto a questi fattori e si avverte dolore.

Denti sensibili: cause

Perché smalto e dentina si assottigliano generando l’ipersensibilità dentale? Le cause possono essere diverse: le carie dentali, l’incrinatura dei denti, la presenza di sostanze acide nella bocca, il bruxismo, l’utilizzo di dentifrici troppo aggressivi ma anche un accumulo eccessivo di placca.

L’ipersensibilità dentale si presenta spesso anche in concomitanza della paraodontite ovvero quando si verifica il ritiro della gengiva che lascia esposte le radici dentali.

Lo smalto dentale può anche essere eroso da cibi particolarmente acidi (agrumi, succhi di frutta, spremute e bevande gassate) per questo è fondamentale mantenere una corretta igiene orale onde evitare di intaccare lo smalto.

Denti sensibili: i consigli dell’esperto

Cosa fare: per trattare i denti sensibili e ridurre i fenomeni dolorosi è possibile utilizzare collutori e dentifrici specifici, contenenti fluoro o altre sostanze utili a contrastare l’ipersensibilità. Il fluoro ha un’azione mineralizzante sullo smalto e forma una pellicola protettiva sui denti.

Cosa non fare: evitare l’utilizzo di dentifrici sbiancanti, mangiare cibi acidi, utilizzare i denti per tagliare o rompere oggetti. Evitare un consumo eccessivo di cibi ricchi di zuccheri semplici e altri elementi predisponenti le carie.

Anche nel caso dei denti sensibili, è bene ricordare che prevenire è meglio che curare! Dedicate quindi il giusto tempo all’igiene orale quotidiana al fine di mantenere denti e gengive in ottima salute e scongiurare questi episodi.

In caso di ipersensibilità dentale continua, la cosa migliore da fare è quella di rivolgersi ad un dentista per effettuare una valutazione sullo stato della bocca. Gli esperti della Clinica Polispecialistica Marciano sono a disposizione per un consulto. Contattaci.

Dentist tools and mouth open with beautiful teeth
Febbraio 2, 2021 by admin 0 Comments

Cosa sono le carie?

Prima o poi è capitato a tutti di avere un dente cariato, si stima infatti che le carie affliggano il 90% della popolazione mondiale, ma siete sicuri di sapere cosa sono le carie e perché si formano?

Si definisce carie dentaria quella malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto e dentina) causata da infezioni batteriche dovute ai microorganismi presenti nel cavo orale. Le carie dentarie si manifestano con sintomatologie anche molto dolorose.

Carie dentarie: le cause

Le infezioni batteriche che portano alla formazione delle carie sono dovute ai microrganismi presenti nella bocca. Questi microrganismi, di cui fa parte anche la placca batterica, devono essere mantenuti sotto controllo attraverso una corretta igiene orale quotidiana perché in caso contrario sono in grado di dissolvere la matrice minerale e organica che costituisce il dente.

Nei primi stadi, le carie dentarie non danno sintomi. Disturbi quali mal di denti, alitosi, ipersensibilità dentinale si avvertono quanto i batteri sono ormai arrivati in profondità. Il sintomo principale della carie rimane il dolore, che compare quando l’infezione è arrivata a colpire l’organo pulpare.

Carie dentarie: le soluzioni

Il trattamento più diffuso per eliminare le carie è l’otturazione che prevede l’asportazione del tessuto infetto e la sua sostituzione con materiale adatto. In caso di complicanze, è necessario ricorrere alla devitalizzazione del dente. L’estrazione del dente a causa delle carie è raramente praticata e viene lasciata ai casi di denti non risanabili.

Carie dentarie: la prevenzione

Nel caso delle carie non c’è miglior cura della prevenzione! Prevenire le carie significa non incorrere in sintomatologie dolorose e in obbligatorie sedute dal dentista. Per prevenire le carie è fondamentale l’igiene orale quotidiana effettuata con l’ausilio di spazzolino, dentifricio, collutorio e filo interdentale; quest’ultimo è fondamentale per rimuovere tutti i residui di cibo dalla bocca. Eseguire la pulizia dei denti dal dentista con cadenza regolare aiuta nella prevenzione delle carie.

Se hai domande su questo argomento e o vuoi consultare un esperto contattaci!