Smiling woman with silicone trainer close up.
Marzo 18, 2022 by admin 0 Comments

Invisalign: alla scoperta dell’innovativo apparecchio invisibile

Gli apparecchi ortodontici sono dispositivi medici impiegati per ridare ai denti il corretto allineamento e a ritrovare un sorriso bello e sano.

Tra le diverse opzioni disponibili in ortodonzia per i pazienti che necessitano dell’ausilio di un apparecchio ortodontico c’è anche Invisaling, un aligner completamente trasparente che lavora in modo efficace e discreto per correggere le problematiche dentali, funzionali o scheletriche.

Per conoscere le altre tipologie di apparecchi ortodontici leggi il nostro articolo dedicato “Apparecchi per i denti: tipologie, impieghi e risultati

Invisalign: cos’è

Invisaling è un dispositivo ortodontico avanzato che si avvale dell’utilizzo di aligner trasparenti e rimovibili in qualsiasi momento dal paziente.

A differenza degli apparecchi fissi che utilizzano i bracket metallici ben visibili dall’esterno, Invisaling sfrutta al massimo le nuove tecnologie odontoiatriche per ridare ai pazienti un sorriso perfetto in modo assolutamente discreto.

I dispositivi mobili Invisalign vengono realizzati su misura per ciascun paziente dopo aver preso le impronte dentali con un’innovativa tencologia 3d non invasiva. Invisaling utilizza SmartTrack, un materiale che si adatta alla perfezione alla forma della bocca di ogni singolo paziente e che permette alla mascherina (aligner) di aderire perfettamente alle gengive e consentire tutti i normali movimenti della bocca.

Invisaling: come funziona

Gli apparecchi ortodontici Invisaling si compongono si una serie di mascherine invisibili e rimovibili che vanno sostituite ogni due settimane con un nuovo set per consentire il corretto allineamento dei denti. Cambiando le mascherine ogni due settimane è infatti possibile allineare gradualmente i denti fino al raggiungimento del risultato desiderato.

Invisaling: quando utilizzarlo

Invisalign è adatto a risolvere diverse problematiche quali:

  1. Spazio tra i denti: in presenza di spazi tra i denti è possibile intervenire con l’ausilio di Invisaling così da riallineare i denti evitando l’insorgere di problematiche gengivali, formazione di tasche parodontali e disagi psicologici causati dagli spazi dentali.
  2. Morso aperto: il morso aperto può essere causa di masticazione dolorosa e insufficiente ma anche di problematiche quali il disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare.
  3. Morso crociato: si parla di morso crociato quando uno o più denti superiori mordono la parte interna dei denti inferiori causando usura dei denti e malattie gengivali.
  4. Morso inverso: il morso inverso è causa di dolori mandibolari e problemi alle articolazioni e può interferire con la normale funzione dei denti anteriori.
  5. Affollamento dentale: se non trattato per tempo, l’affollamento dentale può sfociare nell’accavallamento dei denti e causare carie e malattie gengivali.


Invisaling: perché sceglierlo

Invisaling è in grado di agire efficacemente sull’allineamento dei denti senza interferire con la vita quotidiana: molte persone, soprattutto in età adulta, si sentono in imbarazzo all’idea di dover portare apparecchi ortodontici fissi e ben visibili, con Invisaling questo non succede proprio perché si tratta di apparecchi invisibili. Inoltre, le mascherine Invisaling sono facilmente removibili, consentendo al paziente di mangiare e di effettuare un’accurata pulizia dei denti oltre che permettergli di condurre una normale vita di relazione.

 

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Marzo 7, 2022 by admin 0 Comments

Gonfiori a piedi e caviglie: l’esperto in aiuto

Il gonfiore a piedi e caviglie è una problematica diffusa, soprattutto tra chi passa molto tempo in piedi o è costretto ad indossare calzature poco confortevoli. Il gonfiore ai piedi però può inoltre manifestarsi dopo un’attività fisica molto intensa ma anche in momenti in cui meno lo si aspetta come in vacanza, quando si è soliti camminare ore e ore per visitare una nuova località.

Vediamo insieme quali possono essere le diverse cause del gonfiore ai piedi e come comportarsi per prevenire e curare questa problematica.

Cause dei piedi gonfi

Tendenzialmente i piedi tendono a gonfiarsi quando vi è un accumulo di liquidi nel tessuto sottocutaneo. Le cause che possono portare all’insorgere di questa problematica possono essere diverse, per esempio l’utilizzo di calze troppo coprenti, come i collant, o calze troppo strette e di una misura non conforme al nostro piede.

Lo stesso vale per le calzature, che se troppo strette o scomode, possono portare diverse problematiche ai piedi ma non solo, l’utilizzo di calzature non idonee comporta una serie di problematiche che a lungo andare possono affliggere ginocchia, schiena e altre zone del corpo.

Quando la circolazione non funziona correttamente si possono verificare degli accumuli di liquidi che danno origine ai gonfiori ai piedi e alle caviglie. Il corretto funzionamento della circolazione può essere compromesso, oltre che dalle calzature, anche dall’assumere troppo a lungo la posizione eretta ma anche dal sovrappeso o dalla mancanza di un’adeguata dose di attività fisica.

Altre cause del gonfiore dei piedi possono essere rintracciate in patologie più complesse come quelle metaboliche, cardiovascolari e reumatiche.

Vediamo di seguito alcune delle cause più diffuse del gonfiore ai piedi e dei piedi stanchi: artrite, diabete, insufficienza cardiaca, problemi alla tiroide, menopausa e altri momenti della vita in cui si è soggetti a forti scompensi ormonali come la gravidanza, e la trombosi.

Rimedi per il gonfiore ai piedi

Cosa si può fare quindi per evitare questa problematica e quali sono i rimedi per i piedi gonfi che si possono fare anche a casa?

Pediluvi: i pediluvi sono un ottimo rimedio ai piedi gonfi poiché aiutano a ripristinare la circolazione e a ridurre così l’accumulo dei liquidi che causa il gonfiore. Per fare un buon pediluvio è sufficiente immergere i piedi in una bacinella di acqua calda, alternata all’acqua fredda, così da stimolare al massimo la circolazione. Alternare quindi acqua calda e acqua fredda ogni trenta secondi per circa 20 minuti.

Linfodrenaggio: i massaggi e il linfodrenaggio aiutano moltissimi nei casi di piedi e caviglie gonfie. I piedi possono essere auto massaggiati per stimolare la circolazione ma è meglio se è qualcun altro a praticare il massaggi poiché la tecnica migliore prevede che i piedi siano massaggiati con una spinta che dal piede sale verso il ginocchio.

Esercizi: ci sono alcuni esercizi che è possibile eseguire a casa senza l’ausilio di alcun macchinario e che permettono di ridurre il gonfiore ai piedi e alle caviglie. Uno di questi consiste nello stirare i polpacci, questo per favorire la circolazione sanguigna dalle gambe al cuore. Per fare questo esercizio non serve che mettersi seduti con le gambe distese e afferrare con la mano la punta delle dita dei piedi e tirarle a sé lentamente. In questo modo dovreste sentire il muscolo del polpaccio tirare, prima una gamba e poi l’altra se vi è più semplice.

Il nuoto è un’altra attività indicata per ridurre il gonfiore dei piedi. La pressione dell’acqua infatti favorisce la circolazione e aiuta il sistema circolatorio a riprendere la sua piena attività.

Alimentazione: in caso di piedi gonfi evitare assolutamente i cibi troppi salati! Il sale infatti è un acerrimo nemico della circolazione e può causare un accumulo di liquidi. Questo vale anche per gli alimenti ricchi di sodio che sono quindi da evitare. In caso di piedi e caviglie gonfi ricordarsi anche di bere molta acqua per drenare i liquidi.

Nel caso queste problematiche persistano da molto tempo si consiglia di rivolgersi ad un medico curante o ad uno specialista per individuare la fonte del problema e risolverlo. Ma a chi rivolgersi?

Gonfiore a piedi e caviglia: a quale esperto rivolgersi?

Come detto prima, le cause del gonfiore dei piedi possono essere rintracciate in patologie metaboliche, cardiovascolari, reumatiche e ormonali.

In questi casi gli specialisti che possono esserci d’aiuto sono diversi: ginecologi e endocrinologi nel caso in cui la componente ormonale o metaboliche siano prevalente nel causare il disturbo, cardiologi nel caso vi siano implicazioni cardiache. Il nutrizionista invece può essere d’aiuto qualora le cause siano legate all’alimentazione o a intolleranze.

 

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